Trento, 17 febbraio 2004
CARTELLI PUBBLICITARI “MOBILI”
Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Ulivo

I cartelli pubblicitari “mobili” sono probabilmente in regola, ma distraggono i guidatori e deturpano il paesaggio.

Da molti anni in Trentino non viene autorizzata la pubblicità stradale fissa, al di fuori degli appositi spazi nei centri urbani. In questo senso la nostra provincia si è distinta positivamente rispetto a realtà confinanti, nelle quali al posto degli alberi crescono migliaia di variopinti cartelloni pubblicitari.

Tale scelta ha procurato un sicuro vantaggio per l’ambiente, sotto il profilo estetico e paesaggistico, ma anche per la sicurezza della circolazione, poiché la pubblicità sulle strade di forte scorrimento è, per chi guida - lo si voglia o no - una fonte di distrazione e quindi di pericolo.

Purtroppo, al fine evidente di aggirare il divieto senza incorrere in sanzioni, sono comparsi sempre più spesso negli ultimi mesi lungo le strade carrelli mobili attrezzati da supporto per cartelloni pubblicitari. Di mobile, ovviamente, hanno soltanto la struttura di supporto, poiché tali mezzi rimangono a lungo parcheggiati a fianco delle strade. In certi casi il parcheggio avviene a discapito della visibilità e causando un potenziale pericolo per la viabilità. In altri, occupando piazzole realizzate appositamente per soste di emergenza o di utilità, talune delle quali volute giustamente dalla Provincia come “biglietto da visita” per i turisti in transito.

Poiché è opportuno mantenere un sostanziale divieto di pubblicità sulle strade trentine, per le evidenti ragioni di interesse generale sopra evidenziate, considerato che si verificano numerosi tentativi di aggirare tale divieto (sia pur leciti alla luce delle leggi vigenti),

interrogo il presidente della Giunta provinciale per sapere:

se non ritenga opportuno, eventualmente anche attraverso più stringenti disposizioni regolamentari, fare in modo di evitare che venga aggirato in modo così plateale il divieto di pubblicità stradale mediante carrelli mobili o altri mezzi analoghi.

Cons. dott. Roberto Bombarda

ROBERTO
BOMBARDA

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